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Head Graphene 360+ Speed Pro

Speed è la linea di maggiore successo in casa Head e negli anni ha visto notevoli cambiamenti tra una versione e l’altra. In principio Speed era addirittura un telaio boxed, che riprendeva alcuni aspetti di Prestige e li riportava su un piatto da 100 pollici, ma poi, con l’arrivo del Graphene, Speed si è progressivamente trasformata per diventare il telaio che è oggi, ovvero una quasi profilata, non troppo spessa nella sezione, ma che punta ad una prestazione più completa, soprattutto in potenza e stabilità. Poco più di un anno fa Head Presentava la serie Speed in versione Graphene 360 e oggi arriva una nuova evoluzione con Graphene 360+, che aggiunge Spiralfibers, una soluzione che punta a migliorare soprattutto la sensazione di impatto. Dopo aver testato la Head Graphene 360+ Speed MP, è tempo di vedere come si comporta il telaio più pesante della linea, Graphene 360+ Speed Pro.

Head Graphene 360+ Speed Pro

Headsize 100 inch2
Peso 310 g
Schema corde 18×20
Bilanciamento 315 mm
Swingweight (incordata) 334 kgcmq
Rigidità 62 RA
Profilo 23 mm
Lunghezza 68.6 cm

L’estetica della Speed Graphene 360+ Pro è comune a tutta la linea Speed, già vista sulla variante MP e sostanzialmente è l’inverso rispetto alla Graphene 360, con identiche serigrafie, loghi, stampe e finiture. Il colore primario è il bianco satinato, mentre il cuore è in nero lucido. Le serigrafie sono minime e su uno stelo campeggia “Speed Pro” a caratteri crescenti, mentre sull’altro vi è un richiama alla tradizione con un marchio Head piccolissimo, in bianco, a contrasto col bordo nero. Il profilo, come per Speed MP, sale a 23 mm costanti, mentre la sezione è esagonale, con un lato lungo esterno da 23 mm e gli altri più corti a formare una sezione profilo flat spigoloso. Il piatto corde è da 100 pollici, dalla forma allungata, ma Speed è il telaio con maggiore ampiezza laterale, insieme a Gravity, tra tutte le Head agonistiche, accompagnato da un pattern 18×20 relativamente aperto e regolare sulla spaziatura, secondo la nuova concezione dell’azienda austriaca di allontanare le corde orizzontali e lasciare maggiore snapback. Colori a parte, tutto il resto è mutuato dalla Speed Pro 360, forme, proporzioni, dimensioni, tutto, praticamente tutto uguale al modello precedente, come i passacorde, più robusti, ma anche più scorrevoli, mentre è confermata al manico la forma data dai pallets TK87S, sui quali è adagiato un grip Hydrosorb Pro, stavolta in nero. Anche sulla Speed Pro troviamo il nuovo sportellino ovale per accedere agli steli, che sono cavi, con tanto spazio nell’hairpin, ricavato per alloggiare il Tennis Sensor di Head.

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20 commenti

  1. Ciao. Innanzitutto complimenti per la nuova grafica del sito e di nuovo complimenti per la tua attività. Volevo chiederti un’informazione sui telai head e la loro incordatura: alcuni dicono che le head vanno incordate 4 nodi e altri invece che puoi incordarle indifferentemente a 2 o a 4 nodi; tu che ne pensi? I fautori dell’incordatura a 4 nodi dicono che se il telaio è fatto a 4 nodi, bisogna tagliare subito, perchè se no si danneggia; io, che non ne capisco niente, posso anche condividere che se la monti a 2 nodi durante il montaggio la racchetta sia più stressata, ma una volta che il montaggio è completato, penso che oramai sia impossibile che il telaio si possa rovinare; che ne pensi?
    Grazie

    • Ciao, le Head vanno incordate solitamente a 4 nodi, per un motivo ben preciso: hanno, quasi tutte, un piatto più stretto e allungato rispetto alla norma e questo impone una differenziazione di tensione tra verticali ed orizzontali. Quando monti una tensione differenziata, si fa solitamente a 4 nodi, a meno di soluzioni molto ricercate nel metodo di incordatura. Tuttavia, alcuni modelli, come le Gravity, tollerano bene anche il 2 nodi, per via del piatto più tondo e largo, ma comunque vi sono delle regole di passaggio di corde da rispettare e un bravo incordatore lo sa. Il 4 nodi non va tagliato subito e lo stress maggiore per il telaio dipende dal fatto che vi siano 4 nodi sul bordo anziché due, ma fatto bene non crea problemi, così come un 2 nodi.

  2. Hola Favio.!!!!!
    Muy lindo el formato de tu página.!!!!
    Quería contarte que estoy jugando muy cómodamente con una speed pro 360….y realmente me parece una raqueta súper maniobrale.
    Ahora te pregunto …este modelo 360 + tendrá la misma capacidad de maniobras….porque de acuerdo al aumento del peso occilante no tendría que funcionar igual.!!!!
    Me gustaría saber tu opinión al respecto.!!!
    Muchas gracias.!!!!

  3. Ciao Fabio, complimenti innanzitutto per il sito, leggo da un pò le tue recensioni ma non mi ero mai registrato.
    Ti vorrei chiedere questo consiglio: io oggi gioco, a seconda delle superfici, con due racchette completamente differenti: una Wilson Burn 100CV quando gioco su terreni lenti e una YONEX SV98 quando gioco su superfici veloci o in doppio. Di entrambe apprezzo caratteristiche differenti, della prima la facilità di gioco e la manovrabilità, della seconda la maggior sensibilità, la precisione e il servizio. La YONEX diventa sicuramente più difficile da gestire quando non sono al 100% fisicamente o quando la partita diventa lunga.
    Questa nuova HEAD potrebbe essere un compromesso tra le due? Se non questa, quale mi consiglieresti come compromesso tra queste due racchette? Vorrei poter utilizzare solo un telaio che possa aiutarmi a 360 gradi
    Ti ringrazio del tuo consiglio
    Alberto

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Non credo che Speed Pro possa fare al caso tuo, anche perché ha uno spin inferiore rispetto ad entrambi i telai che adoperi attualmente e pesa abbastanza di più. In generale, ha altre caratteristiche rispetto ai telai che apprezzi nel tuo tennis. Per avere un telaio che possa offrire una via di mezzo tra la prestazione di SV98 e Burn 100, credo che la scelta migliore possa ricadere o su Volkl V8 Pro o su Prince Tour 100, sia la versione P da 305 grammi, sia la 310 grammi col pattern 16×19. Nonostante il 18×20, le due racchette da 305 grammi sono potenti e offrono rotazioni piuttosto interessanti. IN realtà, ci sarebbe anche la Phantom 100X, ma è più elastica e andrei a prendere il modello da 290 grammi, che ha un bilanciamento più avanzato e consente un gioco più aggressivo e facile.

  4. Grazie mille Fabio della risposta. E la Donnay Allwood Unibody? Pensi potrebbe essere anche questa una buona soluzione? Mi intriga parecchio leggendo la tua recensione
    Alberto

    • Se punti al feeling di palla, alla facilità di uscita e, in generale, ad un gioco vario, si, Allwood è sempre un telaio che strega per il connubio di impatto sensibile e facilità.

  5. Buonasera,

    vorrei sapere che differenza c’è tra la nuova Speed in particolare 300 grammi e la versione del 2018.

    vorrei capire se questa racchetta è davvero potente piu’ della Pure Drive o Aero e quali corde sono consigliate per spingere…..

    • La nuova Speed è più carica di inerzia, meno maneggevole e più potente, ma anche meno sensibile, mentre la versione 2018 è più equilibrata, ma sempre pesante almeno come una Aero, ma con minore feeling all’impatto e minore spin. Speed non è affatto più potente di Pure Drive, che lascia uscire i colpi in maniera molto più facile e stancando anche meno. Speed si adatta meglio a chi è nel mezzo tra pure drive e Pure Aero, con un po’ di spin, ma desiderando un telaio non leggero in mano.

  6. Ciao! innanzi tutto grazie della recensione, utilissima. Ho ordinato questo modello ieri.

    Una cosa avevo da chiederti, ho cercato un pò su qualche forum internazionale e non ho ricevuto risposta.. I passacorde sono gli stessi del modello 360 o sono cambiati che tu sappia? L’unico tipo che è trovato acquistabile è quello 360 (pro ovviamente), ma al 360+ non viene fatto riferimento..

    Te lo chiedo perchè hai scritto proprio all’inizio che è uguale in tutto e per tutto alla vecchia, come dimensioni, profilo ecc. e i passacorde più rubosti e scorrevoli.. ecco, la domanda era questa, non so se sono diversi.

    Grazie mille!!

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Dovrebbero essere uguali o, quanto meno, poter calzare bene, essendo i telai identici in tutto.
      Tuttavia, potrebbero esserci delle differenze non visibili, ma credo proprio di no. La certezza può darla solo Head.

  7. Ciao Fabio, da quando è uscito questo telaio versione nera (limited edition) che la sto usando e sinceramente non pensavo fosse così bella, un 18×20 che spinge bene, io poi gioco da fondo classico , ho solo aggiunto il cuoio dato che lo uso da sempre….. Non ho aggiunto altro in testa x controbilanciare giusto o no…??
    Ti volevo chiedere un consiglio sulle corde, finora ho utilizzato corde sottili ma da l’impatto solido ( a me piace così) alu power 1,15 e tour byte 1,15 e 1,20 a tensione 20 kg tu che ne pensi…?? Oppure mi consigli qualcosa…grazie

    • Se non senti la testa vuota, non è necessario controbilanciare. Quanto alle corde, sono giuste per il tipo di telaio, ma se desideri un po’ di spinta maggiore, valuta le Keen, sia 1.13 che 1.18, ma soprattutto quest’ultima.

  8. Ciao Fabio.
    sulla racchetta in questione, pensi siano più performanti le lynx tour o le tour bite soft 125? per le lynx tour cambia qualcosa in merito alla colorazione diversa?
    Le ho trovate entrambe ottime corde e neanche troppo rigide come dicono. (sono un quarta cat. anche se allenato e non mi hanno dato fastidio nè una nè l’altra).
    Quale corda pensi si addica meglio al telaio e a un gioco di spinta da fondo con colpi non troppo arrotati?
    avevo scelto queste corde per aiutare un po’ lo spin e il controllo.
    Provare qualche ibrido mono-mono (ho mezza matassa element che uso poco :))??
    grazie

    • In sostanza sono entrambe corde rigide e reattive, molto sagomate. Va sulla tua preferenza tra le due, anche se la Lynx Tour dura decisamente di più in tensione.
      Quanto all’ibrido mono-mono con element, potrebbe essere una buona idea per dare un po’ di potenza gratuita e di comfort di impatto alla lunga. In questo caso, però, monterei la Lynx Tour, che resiste maggiormente in tensione nel tempo.

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