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Head Graphene 360+ Gravity Pro

Head Gravity è una linea di telai piuttosto interessante, che propone telai dal piatto da 100 pollici, ma abbinate a caratteristiche da telaio classico. Le racchette più in vista nella linea Gravity sono Gravity MP, Gravity Tour (qui la recensione) e Gravity Pro, che rappresenta il culmine tecnico e prestazionale della famiglia Gravity, ma probabilmente anche dell’intera gamma Head attualmente disponibile. Se Gravity Mp e Tour condividono lo stesso telai, con diversa impostazione di peso, bilanciamento e schema corde, Gravity Pro è un telaio a sé, più sottile, più pieno e nettamente più solido, ma anche destinato ad un pubblico piuttosto diverso. Vediamo come si comporta in campo.

Head Gravity Pro

Head size: 100 inch2
Peso: 315g
Bilanciamento: 315 mm
Swingweight: 335
String Pattern: 18×20
Rigidità: 62 RA (rilevata)
Profilo: 20 mm costante boxed beam
Lunghezza: 68.6 cm

L’estetica di Gravity Pro è un elemento di rottura rispetto a qualsiasi proposta Head e va fuori anche dal concetto minimalista espresso con i telai attuali. La colorazione di base è nera satinata, con un rigo che disegna la forma del telaio lungo il piatto e gli steli, ma di colore diverso sulle due facce della racchetta. Da un lato è rosso, mentre dall’altro è in verde acqua, cosa che sicuramente rende il telaio particolare e molto riconoscibile, ma molto meno vistoso rispetto a tutte le altre proposte attuali di Head. Può essere discutibile la scelta del bicolore, ma è sicuramente un carattere non solo distintivo, ma un azzardo mitigato dalla sobrietà generale dei colori scelti e delle serigrafie ridotte al minimo necessario. Su uno degli steli, infatti, è riportato il nome Gravity in un carattere “spaziale”, ripreso anche all’interno del piatto, mentre l’altro stelo è praticamente pulito, con un piccolissimo logo Head in orizzontale e, unico aspetto discutibile, il bollino olografico di originalità. In realtà, un elemento in comune con gli altri telai del marchio c’è, ed è il disegno asimmetrico sugli steli, che fa partire il rigo colorato da una linea obliqua che taglia il cuore, lasciando la parte bassa degli steli totalmente in nero, a parte il logo Head alla base del manico, proposto in colore diverso, rosso e verde, a seconda del lato. Dal punto di vista del fusto, vi è un profilo sottile, appena 20 millimetri, che rendono il telaio estremamente classico nella vista laterale, ancor più perché, differentemente dal resto della gamma, qui il profilo è davvero boxed, praticamente in stile Prestige, ma con i 100 pollici del piattone e il 18×20 più regolare ed aperto. Il piatto ha una forma piuttosto rotonda e offre una porzione centrale larga, elemento che non si vede troppo spesso in Head, ma armoniosamente raccordata agli steli medio-lunghi e poco curvi, con una inclinazione ampia. Al manico troviamo la soluzione con i pallets intercambiabili, della serie TK82S, quindi più squadrato e meno rettangolare, sul quale è montato il solito Hydrosorb Pro, più votato al comfort che alla sensibilità. Il tappo non è pronunciato, ma l’avvolgimento tipico, abbondante, del grip sul primo passaggio, crea uno spessore abbondante. Da segnalare, che il tappo del manico ha lo sportellino apribile, di forma ellittica, per alloggiare il Tennis Sensor Head, motivo per cui è leggermente più corto il fusto di grafite all’interno del manico.

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34 commenti

  1. Wow sembra molto interessante…rispetto all’attuale (ancora per poco) Speed Pro come gioca? Ho avuto modo di provare, appunto, la Speed Pro e mi e’ piaciuta parecchio. Grazie, come sempre

    • Ciao, Gravity Pro è un telaio di un altro livello, più votato al feeling e con una maggiore apertura allo spin. Nonostante la Speed Pro abbia più spinta gratuita, c’è un abisso di prestazione emozionale tra le due e la Gravity offre una bella connessione con la palla, un ottimo controllo, senza sacrificare le rotazioni come Speed Pro. Chiaramente, Gravity è più pesante, ha più inerzia ed è più tecnica, ma la duttilità indubbiamente superiore.

        • Come fatica siamo lì, la Blade scorre un po’ megio in aria ed ha meno masse sospese. C’è da dire che la Blade spinge di più, è più incazzata in potenza, ma la Gravity Pro è poco dietro. Personalmente, preferisco Blade perché è un po’ più belligerante, ma Gravity è leggermente più facile dal punto di vista tecnico.

      • Grazie a te sono passato dalla Tour alla Pro: l’ho comprata ieri, usata e monta Head Velocity Multi 1.25 a 21 Kg e subito provata con un “giocatore” regolarista. Oggi la provo con uno che spinge molto. Già mi ha conquistato.

        • Ciao e benvenuto nel Blog.
          La Pro è di tutt’altro livello rispetto alla Tour e la differenza di inerzia tra le due c’é, ma non è ingestibile, anzi.
          Goditela, va davvero forte.

  2. Ciao Fabio, sfrutto questa recensione per chiedertiuna cosa…in casa Head secondo te quale racchetta asseconda il mio gioco, ovvero dritto e rovescio in top non esasperato ma anche colpi piatti per chiudere il punto.. ho uno stile abbastanza aggressivo e non amo gli scambi lunghi da fondo campo.. grazie mille

  3. CIAO FABIO,QUANDO USCIRà LA RECENSIONE DELLA GRAVITY MP…???
    HO SEMPRE UTILIZZATO HEAD PRESTIGE S, MA DATO CHE LA NUOVA NON MI PIACE NEANCHE UN Pò, SAREI ORIENTATO VERSO LA GRAVITY MP OPPURE MOLTO CURIOSO DALLA TUA RECENSIONE DELLA YONEX VCORE 100 300 GR (CON LA 97 NON MI ESCE PESANTE LA PALLA)
    GRAZIE

    • Al momento sono fermo sulle recensioni Head, perché sto lavorando su altro. Tuttavia, hai nominato un telaio che può fare tanto per le tue richieste, Vcore Pro 100. Infatti ha una prestazione nettamente superiore a Gravity Mp.

    • Sostanzialmente la CX 200 ha un feeling più secco ed ha una maggiore maneggevolezza, con una minore propensione allo spin. La Gravity Pro, che è di livello abbastanza più alto in termini di richiesta di fisico, è più potente, stabile ed offre un feeling molto simile al concetto di prestige, ma con una netta maggiore versatilit, soprattutto in termini di spin.

  4. Ciao Fabio… ma secondo te in casa Head quale racchetta potrebbe fare al caso mio???
    Per un gioco in Spin (non estremo), per un attaccante a tutto campo che vuole avere sempre il pallino del gioco e non ama gli scambi lunghi, che non disdegna discese a rete, con soluzioni anche di piatto per chiudere il punto o mettere comunque in difficoltà l’avversario…

    • La racchetta perfetta, come sai, non esiste e in Head, in questo momento, le uniche tweener che si lasciano apprezzare sono Speed ed Extreme, la prima per un gioco più misto e la seconda per un gioco più carico di spin. Purtroppo il feeling non è il massimo in nessuna delle due e in questo settore Head fatica a tenere il passo della concorrenza per prestazioni e completezza. Tuttavia, se vuoi restare in Head, le soluzioni sono queste, con al massimo una capatina su Gravity Tour, sapendo che però il braccio deve compensare parecchio.

  5. L’ho voluta provare dopo aver letto la tua recensione molto positiva.
    Confermo la bontà dell’attrezzo, tanto che ne ho presa subito una coppia per farla diventare la mia racchetta ufficiale.
    Davvero una di quelle alchimie che riesce una volta ogni dieci anni alle case costruttrici.
    Trasporta il feeling della Prestige MP in una dimensione moderna, più facile ed accessibile, pur rimanendo una racchetta comunque agonistica.
    Con la corda giusta l’impatto è “burroso”.
    L’uscita di palla è ottima sia sulla botta piatta che sullo spin, che sul back, suo vero marchio di fabbrica.
    Certo non è una Babolat, la Speed ha più birra ma meno personalità e feeling, la Gravity Pro è una categoria a parte, ben più alta della concorrenza, sembra una pro stock per feeling e prestazioni.
    Certo ci vuole il manico per sfruttarla a pieno, ma non è così esigente come una Prestige o una Pro Staff.
    Concettualmente sembra una Prince con l’uscita di palla che non ha mai avuto nessuna Prince.
    In pratica un miracolo!!

    • Il paragone con Prince ci sta, ma considera che la Gravity Pro va accomunata alle varie 330-340 grammi del mercato, per l’inerzia che porta con sé, per cui dovresti apragonarla con una prince di tale peso.

      • Magari la Prince facesse di nuovo racchette di tale peso……
        Scherzi a parte, hanno un feeling molto simile alle exo 3 tour per intenderci, ma mentre con la exo3 tour per chiudere un punto ti ci voleva mezza giornata, con questa fai meno fatica ad essere definitivo nello scambio.
        Inoltre la gittata dei colpi è sempre molto profonda e lunga, il che aiuta molto.
        In pratica ha l’uscita di palla vivace della Prestige Pro con il feeling della Prestige MP ed un piatto corde molto più permissivo.
        Un blend davvero unico nel suo genere.

  6. Ciao Fabio e scusa se ti faccio una domanda che non ci azzecca proprio niente con il telaio in questione, ma non avendo la possibilita’ di fartela in nessun altro modo, almeno azzcco il marchio….hahaha….vorrei incordare una delle migliori (a mio parere) racchette mai costruite, la PRESTIGE Liquidmetal MIDSIZE…..racchetta che non sono mai riuscito a dimenticare e ne ho provate……Volendo al momento escludere ibridi o full budello (che forse è la morte sua) che tipo di mono, calibro ed a che tensione, monteresti su un telaio del genere? Spero tu mi risponda, ci tengo ad un tuo consglio….Grazie.

    • Mhh, sul mid bisogna avere tanti accorgimenti con un full-mono. Soprattutto considerando il pattern che, da incordatore, al tempo odiavo per davvero, così stretto per le mie manone!
      Detto ciò, potresti optare per una una 1.18-1.20 liscia, a tensione non superiore ai 21 kg. Alcune alternative possono essere Alu-Power 1.20, da portare anche in ibrido, oppure Keen di String project, ma anche Hawk touch 1.20. Sono corde da sensazione, ma che hanno anche una buona uscita di palla e un impatto non troppo secco, cosa necessaria per adoperare al meglio quel pattern ed evitare che la palla esca subito e il telaio diventi ingovernabile.

  7. Grazie mille Fabio……quindi secondo te, volendo restare nelle note di questo gran telaio, sarebbe meglio un full budello? Eventualmente, per evitare di dovermi trattenere in spinta, a che tensione monteresti il budello?

  8. aaaahhhh dimenticavo, dovessi decidere per la Keen 1.18, considerando telaio e pattern non certo mangiacorde, secondo te riuscirei a farci almeno 10-12 ore prima di perdere prestazione? Grazie ancora Fabio

  9. Ciao Fabio, scusami il disturbo, sto usando la speed pro 360, con manico in cuoio, nello specifico con il fireway, va bene, ma volevo passare alla gravity pro per acquisire soprattutto più spin e sensibilità. Pensi che possa accusare l’eccessiva inerzia della Gravity? Tieni presente che monto sempre il cuoio, ormai diventato indispensabile.
    Grazie sempre delle disponibilità.

    • Il cuoio non aumenta l’inerzia, ma modifica il bilanciamento e lo arretra. Tuttavia, il passaggio alla Gravity è fattibile, soprattutto per la migliore sensazione e la maggiore propensione alle variazioni di spin.

    • Se vai in ibrido reverse, si, è una soluzione che spinge e fa girare bene i colpi. In ibrido tradizionale, invece, ti consiglio tensione pari, magari a 22/22, ma non avere paura di scendere anche a 21/21 perché il Velocity è un multi solido.

      • Ciao Fabio hai provato la head Gravity S che corde consigli per dargli più spinta? Io incordo multi velocity 1.25 a 22/22 in casa ho anche Rocket si può ibridare a che tensione? Mono verticale? Grazie

        • Ciao, l’ho provata, ma per poco. Sicuramente una corda potente aiuta a compensare il telaio leggero e ritengo che sia la velocity che la Rocket siano adatte allo scopo. Anche ibridarle è una buona idea, ma per la tensione, partendo dai 22/22, direi che sei tu a doverla definire secondo le tue sensazioni. Il mio consiglio generale è sempre quello di favorire la giocabilità.

  10. Ciao Fabio come sempre mi affido a te quando ho intenzione di cambiare un telaio perché praticamente sempre riscontro le due stesse sensazioni….
    Vengo al punto gioco da un anno con Wilson Blade 104 SW livello 3.4/3.3 gioco coperto senza esasperare lo spin molto d’ anticipo attaccante da fondo campo… Premesso che la 104 SW è una grande racchetta quando mi trovo in una partita di torneo lunga e particolarmente dispendiosa a causa della faticositá dell’attrezzo il braccio rallenta notevolmente….
    Pensavo di passare a gravity Pro ultimo modello per il mio gioco di anticipo….odio le profilate e cercavo qualcosa di prestazionale tra le classiche che mi sacrificasse un po’ meno fisicamente…. Questo cambio a cosa mi porterebbe secondo te?
    Grazie Leonardo

  11. Premetto che sto usando da un paio di mesi la Blade V7 16×19, che – rispetto alle mie amate ed abituali Head – detesto per la difficoltà della presa bimani: gli steli partono subito dopo il manico, a differenza delle Head di qualsiasi modello (dove c’è un po’ di telaio tra manico e gli steli).
    In più, sarò fuori di testa, ma la Blade V7 – per i miei gusti – manca un po’ di massa all’impatto.
    Qualche giorno fa ho fatto una “pazzia”, tirando fuori da un vecchio borsone la Speed IG 18×20 di un mio amico e la mia Prestige XT MP 18×20: ci ho giocato le ultime due volte in allenamento… una poesia, ritorno alla connessione mente-braccio-colpi.
    Che differenze troverei con la Gravity Pro?

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