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Dunlop SX 300

La nuova Linea SX di Dunlop, punta al rinnovamento dell’esperienza maturata con la Revo CV 3.0, dalle cui cenerri nascono ben cinque telai, che trovano il culmine tecnico in SX 300 Tour (qui la recensione completa) e le più umane SX 300 e SX 300 LS. La nuova Linea è caratterizzata dalla ricerca di maggiore prestazione e soprattutto di maggiore Spin, con l’inserimento di accorgimenti tecnici che portano le racchette SX su un livello più alto di prestazione rispetto a Revo CV 3.0. Se SX 300 Tour è un telaio da agonista puro, SX 300 ed SX 300 LS attirano di più il grande pubblico, con una netta distinzione di necessità, rispettivamente prestazione alta e facilità di prestazione. Vediamo come se la cava il telaio “originale” della Linea, Dunlop SX 300.

Dunlop SX 300

Headsize 100 inch2
Peso 300 g
Schema corde 16×19
Bilanciamento 320 mm
Swingweight (incordata) 327 kgcmq
Rigidità 64 RA
Profilo 21-26-23 mm
Lunghezza 68.6 cm

L’estetica di SX 300, identica a SX 300 Tour ed a tutta la Linea SX, ripropone lo stile già molto apprezzato con la serie CX 200, con un design asimmetrico, su una base nera satinata e la freccia Dunlop “esplosa” sul piatto, stavolta in giallo fluo in luogo del rosso proposto per la serie CX. Le serigrafie sono molto razionali e propongono un aspetto pulito ed elegante, con tocchi di argento per il logo Dunlop, ripreso anche sul butt-cap a colori invertiti, mentre il modello del telaio è indicato sempre in giallo fluo a metà degli steli. Le forme sono particolari, si nota come gli ingegner abbiano lavorato sul prodotto per renderlo quanto più moderno possibile ed hanno disegnato degli steli praticamente da telaio classico, con un attacco al manico piatto e la struttura boxed all’esterno, mentre all’interno diventa romboidale, con angoli più morbidi. Sempre all’esterno degli steli, su tutta la lunghezza del cuore, vi è una rastrematura, un canale piuttosto profondo che ha una duplice funzione di aerodinamicità e di elasticità. Il cuore è piuttosto sottile per una profilata, ma la struttura, man mano che si sale verso il piatto da 100 pollici, si evolve da spigolosa a più ellittica e si raccorda in modo sobrio alla parte alta, caratterizzata da un profilo frontale, tutto sommato, contenuto, anche se il giallo fluo contribuisce a farlo sembrare più importante. Molto ben fatti i passanti per le corde, che le nascondono efficacemente, soprattutto nella zona più verso la testa, dove un abbondante bumper, non proprio a filo con la struttura del telaio e con il lato esterno piatto e liscio, completa l’estetica. Sempre appezzabile, poi, il manico, per forma squadrata, misura piena e avvolgimento del grip, Viper Dry, molto accurato.

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50 commenti

  1. Ciao Fabio, complimenti per la recensione. Volevo chiederti cortesemente un confronto con la Yonex Ezone 100 2020, che per certi versi potrebbe essere una concorrente, almeno credo. Sopprattutto per quel che riguarda la possibilità di utilizzare anche il colpo piatto, il back ed il comportamento in campo viste le inerzie. Grazie

    • Le ddiferenze sostanziali sono la rigidità minore della SX, anche se in campo la Yonex è bella morbida all’impatto, che toglie qualcosa in spinta brutale, cosa che la Yonex ha in maggiore quantità. Inoltre, entrambe hanno un bel controllo, ma la Ezone lo esprime sul colpo piatto e poco coperto, mentre la SX lo esprime meglio sulla rotazione. In termini dinamici, la SX è un po’ più pesante in mano, perché è ancora più carica della Ezone.

  2. Ciao Fabio, complimenti come sempre per le recensioni che fai, ho appena comprato questa racchetta dunlop sx 300 che andrà a sostituire la pure drive 18 (racchetta con la quale mi trovo benissimo ma mi dà noie al polso e leggermente al gomito); ti chiedo pro e contro del cambio secondo te, qual’è il set-up ideale consigliato da dunlop? Quale sono secondo te le migliori corde da abbinare a questo telaio? Magari qualche mono, qualche multi e ibrido. Per un gioco semiarrotato livello 4.4 rovescio bimane. Grazie

    • Ciao Daniele, benvenuto nel Blog.
      Nle cambio sicuramente trovi un impatto più morbido, un telaio più soft nell’impatto e maggiormente oroentato alle rotazioni, sia facili che abbondanti. Di contro, è un telaio più pieno e pesante in mano, che va gestito con un po’ di braccio in più. Come corde, essendo un telaio orientato allo spin e all potenza, vanno ricercate soluzioni da controllo. Il mono è la soluzione primaria ed Explosive Spin, di Dunlop, funziona davvero bene, ma a tensione medio-bassa, al massimo 22/21 e meglio ancora s e 21/21, visto il fastidio al gomito. Nle caso volessi iniziare con qualcosa più confortevole, sacrificando un po’ di spin, valuta qualcosa come Sensation Control o Head Velocity, come multi, da montare a 23/22. Altrimenti, in ibrido puoi sbizarrirti a trovare la una soluzione intermedia, sui 22/22, magari lasciando sempreuna corda liscia sulle verticali, per non alzare troppo la traiettoria.

      • Posso confermare la bella recensione di Fabio, Ho provato in precedenza la dunlop revo 3.0 non mi aveva convinto. lo acquistata di recente e la incordata con le corde prince tour xp da 1.25 a 21kg. Mi piace l’impatto soft e le corde mi sembrano adattarsi bene a questo feeling. Possiedo e gioco anche con wilson pro staff rf97 autograph e la Prince Textreme Tour 100 (290) ma e molto piu vicino alla seconda. Conosco le corde velocity le usate su diversi telaio ma le corde tendono a spostarsi facilmente mente le prince toour xp mantegono meglio la posizione.

  3. Provenendo da vcore 100 e cercando un po’ più spin e potenza senza perdere eccessiva facilità di utilizzo può essere una buona soluzione questa sx300? Inoltre molti parlano di questa sx come una pure aero più facile è una affermazione vera? Riesce ad avere più o meno la stessa capacità di produrre spin della Babolat?

    • Di spin ne genera in quantità alta, assolutamente, ma non è facile fisicamente, in quanto ha un’inerzia più alta di Pure Aero, che serve a mantenere la spinta con la maggiore flessibilità. Sicuramente è più confortevole rispetto a Pure Aero, ma in mano pesa di più e il feeling è piuttosto buono per una profilata.

  4. In linea di massima consigli di rimanere su vcore per avere un giusto compromesso tra spin e facilità, può essere più facile da sfruttare al massimo delle sue capacità senza incidere più di tanto dal punto di vista fisico?

  5. Ciao Fabio,
    ho giocato per due anni con la Yonex Sv 100/300(incordata Fire 22/22), racchetta fantastica per spin e potenza.
    Dopo uno stop per infortunio ho preferito riprendere con una racchetta più “facile” e ho sceto la ezone 100 (2018), meno impegnativa ma con meno spin e meno potenza. Adesso che ho ripreso a giocare con regolarità (prima dello stop COVID) sto cercando un telaio che possa garantirmi le stesse prestazioni della SV 100. Questa CX 300 potrebbe essere una buona opzione?
    Grazie

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Indubbiamente la SX 300 è un telaio ad alte prestazioni, esattamente come SV 100, ma con due differenze fondamentali: la prima è legata al minore controllo, dove SV 100 faceva piuttosto bene e invece SX 300 ne mostra soprattutto in spin, ma meno sul colpo piatto, mentre la seconda è legata al tipo di impatto che il telaio offre, visto che la SV era nettamente più rigida e secca, più reattiva anche, mentre la SX 300 è meno reattiva, ma compensa in potenza con la maggiore massa. Ecco, dvi considerare che in mano pesa leggermente di più rispetto ad SV, ma offre sicuramente un miglior comfort di impatto. Te la consiglio soprattutto se cerchi lo spin, sempre.

  6. Ciao Fabio,
    Qualche anno fa avevo usato ed apprezzato per un periodo una Dunlop Biomimetic 500 con un po’ di custom (peso al manico, e a ore 3-9 per allargare un pelo lo sweetspot su un piatto che mi ricordo allungato e ovalizzato) per portarla a 300 grammi, dato che le Dunlop di quella serie erano abbastanza leggere da stock rispetto alla media. Schema 16*18, mi ricordo un telaio bello pieno, e anche con un buon back e colpi piatti e coperti.
    Mi sapresti dire nella nuova gamma Dunlop Srixon quale telaio può assomigliargli di più? Questa 300 Sx può avere analogie? Grazie

    • In realtà il telaio che somiglia di più alla Biomimetic 500 è la CX 400, da 285 grammi. Segue, più o meno, la stessa tipologia, ma con una evoluzione generale per i materiali e la resa in relazione al peso. Avrebbe senso, però, solo se la customizzassi, perché rispetto alla 500 + più leggera e ti tornano indietro un po’ di colpi che pensi siano dei vincenti. Quanto alla SX 300, potrebbe essere una degna sostituta, ma considerando che pesa già abbastanza in mano e sarebbe da adoperare stock. Il feeling è sicuramente più spiccato rispetto alla Biomimetic e lo spin maggiore, come anche la potenza, perde un po’ in maneggevolezza, un bel po’ in realtà, ma la solidità è di altro livello.

      • Grazie, quindi con una CX 400, magari con un pizzico di grammi di custom (magari manico un pelo più pesante, e pochi grammi sull’ovale) potrei ritrovare le sensazioni della BM 500.
        E sulla Cx 400 quali corde consigli per un gioco a tutto campo, anche con discese a rete, back e variazioni?

        • Si, sostanzialmente di possono ritrovare delle sensazioni da Biomimetic 500.
          Come corde, ci sta bene un mono non rigidissimo. Sicuramente una Black Widow la rende troppo rigida, ma già una Explosive Spin ci sta alla grande per le variazioni. Tendenzialmente, poi, visto che il telaio alza già un po’ la traiettoria, eviterei le sagomate e andrei su corde comunque da controllo.

  7. Perfetto, e la Explosive Spin (o corde similari) a che tensione le consigli su CX 400? Consigli magari di portarla a 290-295 grammi (se si, in che modo) oppure va bene stock

    • Come tensione stai sui 22/21, così da compensare in parte in controllo e in parte la spinta rispetto ad una 300 grammi. In realtà, tutti i custom utili prevederebbero oltre al peso al manico, magari un cuoio, oltre che 1+1 ad ore 3 e 9, per rendere il telaio più solido ed aumentare la cavalleria, senza irrigidirlo eccessivamente. Oltretutto, con 1+1 sulla zona di impatto, migliora anche il feeling.

  8. Ho una coppia di Sx 300 Tour e ne sono entusiasta, quando la proverai? Per me è superiore alla 300 “liscia”, sia perché ha più controllo, sia perché il bilanciamento più arretrato di 5 mm è un ottimo preludio ad un custom per me definitivo: basta aggiungere un grip in cuoio (ottimo il babolat tour marrone), che permette di retrocedere il bilanciamento di circa un altro centimetro, (arriviamo a 30,5).
    Come corde, fantastiche le Isospeed Grey Fire (più morbide della Black Fire, ma sempre agonistiche e da controllo), a tensione 21/20 (o 21/21).
    Il risultato è una belva da 340/343 gr. finita, compreso overgrip, con la quale ogni colpo non è precluso.
    Sono curioso di leggerne una tua prova, per vedere se le nostre sensazioni coincidono…
    Per il resto, continua così, si vede che hai tanta passione, ed i risultati lo confermano!
    Un caro saluto.
    Davide

    • Ciao Marco, benvenuto nel Blog.
      I nodi potrebbero essere fatti un po’ meglio. Bisognerebbe vedere i passaggi esterni come sono stati fatti, ma se non ci sono sovrapposizioni tra una corda e l’altra (cross) è già un buon punto di partenza. Piuttosto, dalla foto sembra che la corda sia stata un po’ ritorta in alcuni passaggi. Tutto sommato, ci si può giocare, ma si può fare molto meglio.

  9. Ciao Fabio! Sono un felice possessore di una blade 104v7, prima di prendere una copia ero incuriosito da questa dunlop, e volevo un paragone tra i 2 telai, vantaggi e svantaggi, uso molto il top spin e cerco più che altro un telaio potente, con la blade ho tanta regolarità, ma non mi sembra di generare una palla molto pesante. Grazie

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Le vedo entrambe molto bene, considerando che la Hexa offre un feeling più netto, mentre la Revolve una leggera maggiore spinta, ma entrambe con un livello di spin molto interessante. Su SX 300, essendo un telaio più flessibile rispetto alla norma delle spin machine, starei appena più basso con la tensione, soprattutto con la Hexa Pro 1.25 e, anzi, penserei alla 1.20 addirittura.

  10. Buongiorno. Provengo da una Pure Drive 2018 e sto cercando una racchetta che generi maggiore spin con facilità. Ho avuto modo di provare la SX300 e ne sono rimasto piacevolmente colpito. Ho avuto modo di trovare profondità nei colpi anche a bassi regimi, dove Babolat necessita di maggiore spinta con il braccio. Il top è sempre disponibile e la rete si supera sempre con naturalezza arrivando a fondo campo. Con Dunlop potevo pestare sull’acceleratore e fare palla pesante lavorando con le rotazione e se lo scambio si protraeva, potevo respirare lasciando fare al telaio con una palla più lenta ma profonda. Poi potevo riprendere a spingere per chiudere il punto. In linea di massima l’ho trovata una racchetta molto divertente con ampio margine di utilizzo. Può fare male spingendo oppure può essere efficace senza sforzo in scambi interlocutori. Il controllo richiede più attenzione rispetto alla Pure Drive, ma è questione di prenderci un pò la mano secondo me.
    Ho avuto modo di provare anche la Ezone 100. Ho trovato una racchetta potentissima, e precisa sui colpi piatti o poco coperti, ma quando calavo nella spinta, ho trovato una maggiore difficoltà rispetto alla Dunlop che garantisce sempre una bella profondità anche a chi, come me, non è proprio un atleta super allenato (giocatore di club amatoriale).
    Ci sono altri telai che dovrei provare? esiste qualcosa gustoso come la Dunlop che sia anche più maneggevole? Finora tra Ezone, Ultra 100 v3, Babolat Pure Drive 2018, Blade, è stata quella che ho trovato più completa e versatile.
    Grazie

    • Beh, vista la tua esperienza con questi telai, ti chiedo, se ti è possibile, di scrivere le tue recensioni su Tennistically, il mio nuovo portale che raccoglie, in maniera ordinata e precisa, tutte le recensioni dei tennisti di ogni livello.
      Detto ciò, hia già provato tanti bei telai, ma potrei dire che te ne manca uno all’appello, se cerchi maggiore maneggevolezza, ovvero Vcore 100 di Yonex.

    • Ciao e benvenuto nel Blog.
      Nel passaggio alla Dunlop SX 300, da PK ki 10, avresti più spin facile, oltre che abbondante. KI 10 ha un migliore controllo sul colpo piatto e una sensazione di maggiore fatica generale, per via del bilanciamento e del peso maggiori. Sx 300 ha anche una sensazione di impatto più diretta, mentre ki 10 è un po’ meno brillante in tal senso.

    • Sostanzialmente sono telai abbastanza simili nella resa, ovvero carichi di massa e non rigidi, però Dunlop offre qualcosa in più in termini di controllo e di impatto, che danno maggiore fiducia nello swing. In termini di spin sono molto simili, con un migliore top nella Dunlop e un migliore back nella Head. Extreme 360 ha un impatto meno netto e secco, mentre Dunlop SX è più ferma e sembra meno flessibile di quanto dica il dato, anche se, onestamente, non si mostra nemmeno come un telaio rigido.

  11. Ciao Fabio, sto provando la Dunlop sx300 con Explosive spin 22/21 e mi trovo decisamente bene.
    visto che il mio incordatore non ha questa corda quale potrebbe assomigliarci? o quale corda tuttofare consigli per un gioco vario ?

  12. Ciao Fabio gioco con una sx 300 incordata con gamma moto soft. Ho però avuto modo di provare la nuova Ezone 100 e devo dire che mi ha messo in crisi: sento molto di più la palla rispetto alla sx, mi è sembrata più facile maneggevole e precisa e neanche tanto carente di spin. L’unico dubbio è legato alla sensazione più secca e rigida e temo che potrebbe crearmi problemi al braccio, come ti sembra come comfort? Vale la pena secondo te cambiare la Dunlop con la yonex in questione? Grazie e buone feste.

    • La velocità maggiore di esecuzione dei colpi, il maggiore controllo e la sensazione più netta di impatto sono assolutamente percepibili, quindi si, se hai questa necessità Ezone 100 è un ottimo telaio, il più completo delle 300 grammi profilate. Oltretutto, lo spin lo accetta bene, senza eccessi, e non fa rimpiangere un pattern più aperto o una configurazione più estrema. Quanto al comfort, se stai sotto i 22 kg, è un telaio molto ben concepito in termini di comfort e di smorzamento delle vibrazioni, con tanta tecnolgoia al suo interno proprio per questo aspetto.

  13. Ciao fabio sono fresco acquirente della dunlop sx 300….ti volevo chiedere che tipo di corda ci posso mettere. Ti dico subito che il negozio dove mi servo ha solo poche marche che ti elenco e in base a queste se mi puoi dare un cosiglio..TECNIFIBRE-LUXILON-WILSON-BABOLAT. Grazie

    • Essendo un pattern piuttosto aperto, monterei qualcosa come Revolve Spin, ad una tensione di 22/22 o 22/21. Non ti consiglio subito corde più rigide, ma che potrebbero dare una mano nella gestione del colpo piatto, nota dolente per la Sx 300, che vuole sempre un po’ di taglio per controllare la palla.

  14. Ciao Fabio,
    ho giocato in passato con la Dunlop Biomimetic 500 Tour e mi piaceva molto per l’ottima combinazione tra spin e controllo che riusciva a generare. Credi che questa sia la racchetta giusta per proseguire in questo senso?
    grazie
    ciao
    Paolo

    • Ciao Paolo, benvenuto nel Blog.
      Potrebbe essere una soluzione adeguata per sostituire la 500 tour, ma con una differenza fondamentale di rigidità, inferiore nella Sx 300, e un’inerzia nettamente maggiore. Quindi, concettualmente è l’erede dalla 500 Tour, ma va vista la diversità nel modo di giocare.

  15. Ciao grande Fabio, tentato dalla tua recensione della burn v4 l’ho acquistata, ottima racca, molto completa, solamente trovo che l’angolo di uscita dei colpi sia più lineare rispetto alla mia vecchia burn 100s anche avendo più spin, questa dunlop come si comporta sotto l’aspetto dell’angolo di uscita dei colpi rispetto alle mie due burn? Grazie!!

  16. ciao Fabio.. ci spieghi ( a meta’ nostro circolo) la differenza tra questa sx 300 e la cx 200 LS ( che a te piace tanto)?
    la risposta rivolta verso 4a categoria ( amatori) circolo, e qualche 3.5 …anni 40/55 anni.. gioco in top moderato ( sicuramente non piatto).. se riesci a farci capire in dettaglio a chi e’ rivolta di piu’ l’una o l’altra.. per le tue belle parole verso le cx 200LS volevamo un confronto con questa sx 300 ( definita l’ammiraglia di casa Dunlop). grazie…e come vedi ti seguiamo alla grande

    • Ciao a te e al mezzo circolo in ascolto :)))
      La differenza tra le due è soprattutto nella tipologia di racchetta, laddove SX 300 è una racchetta da spin, heavy spin, che riesce a dare poco aiuto a chi cerca il gioco polivalente o poco coperto. SX va verso la prestazione della palla pesante, sempre arrotata e carica, mentre CX 200 LS è un po’ una sorta di Blade più facile e leggera, che mantiene un buon feeling per un braccio che sa fare i movimenti in maniera buona, ma che magari non ha troppo allenamento specifico per reggere una 305 grammi e 98 pollici. La proposta di Dunlop, se per la SX 300 è molto simile a quelle di Babolat, Wilson e Yonex, con Pure Aero, Burn V4 e Vcore 100, con CX LS trova poche concorrenti reali, come Prince Phantom 100X 290, Yonex VCore 98 L e praticamente pochissimo altro. Il fatto che una racchetta da 98 pollici sia così maneggevole, aiuta tantissimo ad essere preciso nell’impatto e lascia gestire l’attrezzo, anche se tecnico, con una netta maggiore fiducia.

  17. Ciao Fabio,

    sono un giocatore di quarta categoria bassa (me la gioco con i 4.4-4.5), gioco abbastanza arrotato di dritto, rovescio un po’ più piatto.
    ho la Dunlop SX 300,
    volevo chiederti se secondo te, considerando profilo, rigidità e inerzia della racchetta, posso montare la corda dedicata Dunlop explosive spin yellow a tensione 21/20 oppure rischio di andare lungo?
    Considerato che la Dunlop explosive spin non è una corda che puo’ definirsi morbida ho pensato che una tensione bassa possa aiutarmi in spinta (e a preservare il braccio)…ma non vorrei che mi creasse qualche problema sul controllo…
    Grazie mille
    Paolo

    • Credo che 21/20 sia poco, perché il telaio è carico di massa ed ha un pattern molto aperto, che costringe a dare spin per controllare. Per questo motivo, indipendentemente dal livello, partirei un po’ più alto con la tensione, magari da un 22/21. Il telaio non è aggressivo sul braccio, essendo flessibile, quindi si può osare qualcosa in più.

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